L’Ordine di Protezione Europeo (OPE) è uno strumento giuridico che ha lo scopo di garantire protezione a tutte le vittime di violenza che decidono di trasferirsi in un altro Stato membro dell’UE. L’obiettivo della Direttiva 2011/99/UE e la funzione dello strumento sono di snellire le procedure di riconoscimento degli ordini di protezione emessi da uno Stato membro all’altro, al fine di garantire la protezione delle vittime di reati in tutta l’Unione europea. In altre parole, L’OPE dà il diritto di continuare a beneficiare delle misure di protezione nel caso in cui la vittima debba trasferirsi in un altro Stato diverso da quello di residenza.

Infatti, se la vittima, in particolare una vittima di violenza domestica o di atti persecutori come lo stalking, beneficia di un ordine di protezione penale emesso in uno Stato membro, può ottenere una protezione supplementare emessa dallo Stato membro in cui deciderà di trasferirsi o viaggiare. Tutto questo avrà luogo con una procedura semplificata e accelerata tra gli Stati interessati.

Si tratta quindi di uno strumento di fondamentale importanza per la protezione delle vittime in Europa, sebbene non sia conosciuto dalla grande maggioranza delle persone e sia stato applicato pochissime volte. Secondo i dati disponibili, difatti, solo 7 OPE sono stati emessi e riconosciuti in tutta l’Unione Europea. Un numero decisamente troppo basso se si considera che la direttiva risale al 2011 e che tutti gli Stati membri europei erano tenuti a far entrare in vigore le disposizioni in essa contenute entro l’11 gennaio 2015.

PERCHÉ È NECESSARIA LA FORMAZIONE?

All’interno del progetto ARTEMIS, i partner di cinque diversi paesi hanno condotto un sondaggio online rivolto appunto ad avvocati, professionisti legali e organizzazioni della società civile che supportano le vittime di violenza di genere, al fine di comprendere prima di tutto la loro conoscenza dell’OPE e poi in quale/quale misura questo viene applicato. Alla fine i partner hanno effettuato una ricerca sulle migliori prassi utilizzate per l’applicazione dello strumento.

I risultati dell’indagine hanno confermato quanto già emerso dall’esame documentale: i dati mostrano una mancanza di programmi di sensibilizzazione e formazione disponibili per i professionisti legali sull’OPE. Di fatto, solo il 7,4% degli intervistati – un numero molto basso – ha riferito di aver preso parte ad attività di sensibilizzazione o formazione sull’applicazione della legge nazionale in materia di EPO. Tuttavia, quasi il 95% di tutti gli intervistati hanno detto/dichiarato che trarrebbero beneficio da tale formazione.

I dati raccolti mostrano chiaramente la necessità di una formazione e di campagne di sensibilizzazione specificamente rivolte ad avvocati, consulenti legali ed esperti del settore che lavorano a stretto contatto con le donne vittime di violenza. Allo stesso tempo è emersa anche la necessità di promuovere e rafforzare tutte le campagne di sensibilizzazione sull’intero arco dei diritti delle donne vittime di violenza di genere.

Per questo motivo sono stati organizzati corsi nazionali nei paesi delle organizzazioni partner: Italia, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia e Cipro. Il 13 luglio 2021 si terrà un seminario transnazionale per il personale delle organizzazioni della società civile che si occupano della lotta alla violenza di genere e del sostegno alle vittime, al fine di garantire una comprensione comune dell’Ordine di Protezione Europeo e lo scambio di buone prassi a livello europeo.

Maggiori dettagli qui: https://www.artemis-europa.eu/capacity-building/